Il bruxismo è un disturbo del sonno che porta chi ne soffre a digrignare i denti anche più volte nel corso di una notte; non si tratta di semplici movimenti occasionali della bocca simili alla masticazione, ma di un movimento che genera un forte attrito tra le arcate dentali e che produce anche un suono percepibile.
Il bruxismo può capitare anche di giorno, ma di notte l’occlusione dei muscoli masticatori è ancora più forte, perché una persona addormentata non riesce a percepire l’intensità del suo morso, e quindi arriva a digrignare ancora più intensamente.
Il bruxismo notturno colpisce più frequentemente i bambini (a volte anche molto piccoli), gli adolescenti e i giovani adulti rispetto al resto della popolazione.
Molte persone potrebbero soffrirne senza esserne consapevoli; infatti la persona interessata di solito non si accorge di digrignare i denti nel sonno; sono le altre persone che dormono con lei che percepiscono il rumore e glielo riferiscono.
Sintomi del bruxismo:
- Rumore deil’attrito dei denti durante il digrignamento, percepibile distintamente da chi dorme vicino alla persona affetta dal disturbo.
- Il digrignamento dura breve tempo, poco più di un secondo; in una stessa notte può capitare poche o tante volte, a volte anche fino a 100 volte. Ci possono essere notti in cui non capita mai.
- Di solito si verifica all’inizio del ciclo del sonno, nelle fasi leggere del sonno non REM; una piccola percentuale si può però verificare anche nel sonno REM.
A lungo andare il bruxismo comporta:
- Mal di denti.
- Dolore alla mandibola e alla mascella, che può anche produrre un suono tipo ‘schiocco’ quando viene aperta o chiusa; a volte il movimento potrebbe anche bloccarsi.
- Dolori anche alle gengive e al collo.
- Mal di testa mattutini.
- Denti danneggiati o con usura anomala (appaiono più corti del normale); possono scheggiarsi e fratturarsi; anche le corone dentali, le otturazioni e gli impianti possono essere danneggiati. A volte è proprio il dentista che si accorge del bruxismo nei suoi pazienti.
N.B.; I bambini di pochi mesi possono già manifestare bruxismo; in tal caso come conseguenza è possibile che smettano precocemente l’allattamento al seno.
Cause o fattori predisponenti:
- Ansia e stress elevati.
- Fattori genetici: nel 50% dei casi il disturbo colpisce parenti stretti.
- Sonno irregolare, apnee notturne, russamento, dormire con la bocca aperta.
- Fumo, alcol, caffeina peggiorano la situazione.
- Farmaci come anfetamine e antipsicotici.
Terapie, trattamenti, cure:
Per limitare i sintomi del bruxismo è utile:
- Ridurre ansia e stress, praticando tecniche di rilassamento.
- Evitare fumo, alcol e caffè.
- Applicare un bite, una specie di mascherina da indossare come un apparecchio, che protegge i denti durante il digrignamento.
- Evitare di masticare gomme e cibi duri.
- Impacchi caldi o freddi posso lenire il dolore, così come esercizi facciali o massaggi che rilassino il viso.
- Farmaci o (nei casi più gravi) iniezioni di botox che riducono l’attività dei muscoli coinvolti nel digrignamento dei denti.
La persona che dorme vicino a chi soffre di bruxismo può avere difficoltà a riposare bene a causa dei rumori; in tal caso può essere utile usare dei tappi per le orecchie o un generatore di rumore bianco, che confonde e attutisce i rumori.
FONTI:
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