Sexsomnia: comportamenti sessuali automatici nel sonno

La sexsomnia (=’sesso nel sonno’) è un termine che descrive un disturbo del sonno particolare, simile al sonnambulismo, in cui però le azioni compiute inconsapevolmente nel sonno sono di natura sessuale. La persona che ne soffre può sembrare sveglia, ma in realtà è del tutto inconsapevole delle azioni che fa.
Non è certo quante persone siano affette da questo disturbo, perché molti potrebbero non saperlo. Si stima che possa colpire circa l’1% della popolazione.
La sexsomnia inizia a manifestarsi solitamente nell’adolescenza e colpisce di più i maschi.
il disturbo è stato descritto di recente ed è ancora poco conosciuto.

Una persona con sexsomnia può avviare azioni sessuali nel sonno, senza esserne consapevole, agendo come in uno stato di sonnambulismo.

Sintomi della sexsomnia:

La sexsomnia è di fatto un comportamento sessuale correlato a sonnambulismo. Chi è affetto da sexomnia può manifestare vari tipi di comportamento sessuale:

  • Masturbazione, autoerotismo.
  • Palpeggiamento, strofinamento, petting.
  • Rumori sessuali (ansimare, gemere).
  • Turpiloquio sessuale (pronunciare parole oscene relative alla sfera sessuale).
  • Mimare un atto sessuale con il corpo.
  • Avvio di attività sessuali, anche con persone verso cui normalmente non si proverebbe attrazione sessuale.
  • Aggressività sessuale.
  • Violenza e abuso sessuale, stupro nei confronti di un’altra persona.

Inoltre:

  • Essendo la sexsomnia un disturbo del sonno non REM, questi comportamenti si manifestano nella fase del sonno profondo (perciò è più frequente che l’episodio si manifesti nella prima parte della notte).
  • La persona non si sveglia facilmente.
  • La persona è addormentata e compie queste azioni in modo inconsapevole e involontario, per lo più in modo automatico.
  • Gli occhi sono aperti ma lo sguardo è vitreo, inespressivo.
  • La persona può pronunciare delle parole, ma in genere non è in grado di rispondere alle domande e non mostra consapevolezza dell’ambiente in cui si trova.
  • Può avere comportamenti aggressivi e violenti.
  • Dopo essersi svegliata si sente confusa, disorientata e non ricorda nulla di quanto successo.
  • Il disturbo può comportare senso di colpa e vergogna per quanto si è fatto, problemi relazionali e di coppia; può portare anche ad accuse di stupro.

La sexsomnia non ha alcun rapporto con il fenomeno delle polluzioni notturne, un fattore fisiologico che si verifica nella fase REM del sonno degli adolescenti e adulti maschi.

Una persona con sexsomnia potrebbe non essere consapevole del suo disturbo, specialmente se non dorme con nessuno che possa segnalarle il suo comportamento.

In alcuni casi, una diagnosi medica di sexsomnia è stata utilizzata in tribunale per difendersi dall’accusa di violenza sessuale e/o pedofilia: ci sono stati anche casi processuali in cui sono emersi atti sessuali compiuti senza consapevolezza nei confronti di minori.

In questo video del professor Luigi De Gennaro si può vedere una sua lezione in cui parla di questo disturbo, mostrando filmati di persone che ne soffrono e passando in rassegna alcune vicende processuali:

Cause della sexsomnia:

Le cause della sexsomnia sono ancora incerte. Alcuni ritengono che la sexsomnia sia solo una delle tante manifestazioni di comportamenti automatici e senza consapevolezza che si possono manifestare durante il sonno, come il sonnambulismo, e che non dovrebbe essere definito come un ‘nuovo disturbo’. Altri ritengono, invece, che costituisca un disturbo a sé.
C’è anche l’ipotesi che la sexsomnia sia per i maschi ciò che per le femmine è il disturbo alimentare correlato al sonno (la ‘fame sonnambula’); i due disturbi potrebbero avere una stessa causa, imputabile ad un malfunzionamento del talamo (che ha un ruolo importante nella regolazione del sonno, della fame e del desiderio sessuale).

FATTORI SCATENANTI della sexsomnia:

La sexsomnia non è correlata alla quantità di rapporti sessuali avuti nella veglia: ovvero, una persona che ha pochi rapporti sessuali durante la veglia non corre più rischi di manifestare il disturbo rispetto a chi ha una vita sessuale attiva e appagante.

Terapie, farmaci, cure:

Arrivare ad una diagnosi è il primo passo per affrontare la sexsomnia: occorre mettere da parte l’imbarazzo e parlarne con un medico.

Per evitare il rischio di episodi, occorre cercare di:

  • Dormire a sufficienza e seguire le regole di igiene del sonno.
  • Evitare tutti i fattori scatenanti noti o possibili.
  • Evitare l’alcol.
  • Evitare lo stress, praticando tecniche di rilassamento.

È opportuno apportare delle misure di sicurezza:

  • Dormire in una stanza separata da altre persone.
  • Chiudere le porte delle camere da letto.
  • Installare dei sensori di movimento può essere una misura utile; in particolare quando gli episodi di sexsomnia si associano al sonnambulismo.

Per curare il disturbo, il medico può prescrivere l’uso del dispositivo CPAP (lo stesso delle apnee), dei farmaci, e un cambiamento dello stile di vita.


FONTI e APPROFONDIMENTI:

IMG: Freepik

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