Sindrome da alimentazione notturna: tanta fame di notte

La sindrome da alimentazione notturna è un disturbo in cui una persona mangia poco di giorno e tanto di notte; in effetti comincia a sentirsi affamata a tarda sera, prima di andare a dormire, e poi ha anche dei risvegli notturni durante i quali va a mangiare. La maggior parte del suo apporto calorico viene assunta durante questi pasti notturni.

Questa sindrome comporta una carenza di sonno e un aumento di peso; si riscontra più facilmente nelle persone obese e/o che soffrono di depressione.

donne con sindrome da alimentazione notturna tendono a mangiare molto di più la sera

Sintomi della sindrome da alimentazione notturna:

  • Mangiare abitualmente almeno il 25% delle calorie giornaliere dopo l’orario di cena.
  • Svegliarsi durante la notte per mangiare almeno due volte a settimana.
  • Essere completamente svegli e coscienti di stare mangiando, ed essere anche in grado di ricordarlo in seguito. Questa consapevolezza esclude possa trattarsi di disturbo alimentare correlato al sonno, in cui la persona mangia durante il sonno senza esserne consapevole e l’indomani non è in grado di ricordarlo.
  • Saltare la colazione o non aver voglia di mangiare al mattino almeno quattro volte a settimana.
  • Aver voglia di cibo a tarda sera o di notte.
  • Difficoltà ad addormentarsi o sonno frammentato almeno quattro notti a settimana.
  • Avere la convinzione che mangiare sia necessario per addormentarsi.
  • Umore depresso, soprattutto di notte.
  • Di giorno sentirsi sfasati, stanchi e a disagio a causa dell’episodio di alimentazione notturna.

La sindrome da alimentazione notturna potrebbe essere confusa con la bulimia, ma mentre chi soffre di bulimia si abbuffa di notte, chi soffre di sindrome da alimentazione notturna non si abbuffa, ma fa pasti normali o piccoli pasti; non li vive come una ‘perdita di controllo’ e non è necessariamente ossessionato dal peso e dalla forma fisica.

Cause della sindrome da alimentazione notturna

Gli esperti ritengono che la sindrome da alimentazione notturna possa insorgere quando i ritmi circadiani che regolano l’appetito non sono coordinati con quelli che regolano il sonno.
Solitamente gli ormoni regolano l’appetito in modo che durante la notte sia meno forte, in modo da consentire alle persone di riposare senza sentire il bisogno di mangiare.
Le persone con sindrome da alimentazione notturna sembrano avere un diverso assetto ormonale:

  • Livelli più bassi di leptina (l’ormone che determina la sazietà) durante la notte, perciò tendono ad avvertire fame negli orari notturni.
  • Variazioni nella quantità di grelina, melatonina, cortisolo e ormone tiroideo, tutti ormoni che hanno un ruolo importante nella regolazione del ciclo sonno-veglia, della fame e dei livelli di stress.

FATTORI PREDISPONENTI:

  • Altri disturbi alimentari, come la bulimia.
  • Insonnia o altri disturbi del sonno come le apnee notturne o la sindrome delle gambe senza riposo.
  • Ansia, depressione, stress, bassa autostima.
  • Disturbi psichiatrici e/o assunzione di farmaci antipsicotici.
  • Fumo.
  • Diabete di tipo 2.
  • Appartenere al cronotipo dei ‘gufi’ (cioè le persone che preferiscono andare a dormire più tardi e svegliarsi più tardi).
  • Fattori genetici.

Terapie, trattamenti, cure:

Gli esperti stanno ancora determinando il miglior trattamento per la sindrome da alimentazione notturna, ma si sono rivelati efficaci:

  • Trattamento di eventuali disturbi sottostanti.
  • Terapia cognitivo-comportamentale.
  • Terapia della luce: sottoporsi ad una fonte di luce intensa aiuta a migliorare l’umore, i disturbi del sono e i sintomi della sindrome da alimentazione notturna.
  • Esercizi di rilassamento: per combattere stress, ansia, depressione.
  • Farmaci.

FONTE: 


IMG: Pressfoto

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