Le apnee notturne: respirazione ostacolata mentre si dorme

Le apnee notturne provocano frequenti pause nella respirazione durante il sonno; il sonno ne risulta disturbato e la persona che ne soffre sperimenta sintomi come russamento rumoroso e sonnolenza durante il giorno. Il disturbo è piuttosto diffuso, ma molte persone ne sono inconsapevoli. Se non trattato, può comportare conseguenze anche gravi per la salute.
Vediamo brevemente i tipi di apnee, i sintomi tipici, da cosa sono causate, quali sono i rischi e come si curano.

Ci sono due principali tipi di apnea notturna:

APNEA OSTRUTTIVA DEL SONNO (OSA):

È il tipo più comune di apnea; si verifica quando le vie aeree nella parte posteriore della gola si rilassano durante il sonno, riducendo lo spazio per il passaggio dell’aria.
Quando le via aree sono ostruite, la persona comincia a russare e a soffrire per carenza di ossigeno; queste interruzioni respiratorie si verificano ripetutamente durante il sonno; la mancanza di ossigeno provoca risvegli parziali o completi per ripristinare il flusso d’aria; allora, dopo alcuni sbuffi e rantoli, il respiro riprende; più lunga è stata l’interruzione, più profondo sarà il primo respiro; dopodiché però ritorna il rilassamento e la difficoltà respiratoria, determinando un sonno molto frammentato e poco riposante.

APNEA CENTRALE
DEL SONNO (CSA):

È determinata da un”interruzione della comunicazione tra il cervello e i muscoli che controllano il respiro; di conseguenza, la respirazione può diventare più superficiale e arrestarsi brevemente (dai 10 ai 30 secondi) di tanto in tanto.

Questo tipo di apnea è molto più raro rispetto all’apnea ostruttiva del sonno.

N.B.: A volte una persona potrebbe sviluppare entrambi i tipi di apnea.

SINTOMI tipici delle apnee notturne:

  • Eccessiva sonnolenza diurna
  • Forte russamento e respiro irregolare, intervallato da pause di vari secondi, rantoli e suoni come di soffocamento.
  • Mal di testa mattutini che possono persistere per diverse ore dopo il risveglio
  • Secchezza delle fauci al risveglio
  • Sonno frammentato a periodi di veglia durante la notte
  • Maggiore necessità di alzarsi dal letto per urinare
  • Irritabilità, frustrazione
  • Ridotta capacità di memoria e concentrazione

Chi soffre di apnee spesso non è consapevole di russare o respirare male durante il sonno, ma di solito chi dorme insieme a lui/lei se ne accorge e glielo può dire.

Chi dorme da solo può sospettare di soffrire di apnea se nota gli altri sintomi: sonnolenza, mal di testa mattutini, doversi alzare spesso per andare a fare la pipì, ecc.

apnea ostruttiva del sonno; si vede che ad un certo punto l'aria non passa più perché le vie aeree sono ostruite.
Nell’apnea ostruttiva del sonno ad un certo punto l’aria non passa più perché dormendo in quella posizione la muscolatura si rilassa e ostruisce il passaggio.

Fattori di rischio per le apnee notturne:

il rischio di sviluppare l’apnea ostruttiva del sonno aumenta con:

  • Età: dopo i quarant’anni, comincia ad aumentare il rischio.
  • Sesso: i maschi hanno generalmente maggiori probabilità di soffrire di apnea ostruttiva del sonno, specialmente nelle prime fasi dell’età adulta.
  • Anatomia della testa e del collo: chi ha il collo largo, una lingua grande e una mascella inferiore piccola è più a rischio.
  • Peso corporeo: se è elevato, quando si è distesi fa pressione sulle vie aeree.
  • Fumo di sigaretta; i fumatori sono molto più a rischio dei non fumatori.
  • Anomalie ormonali come ad es l’ipotiroidismo o la produzione eccessiva di ormone della crescita.
  • Posizione durante il sonno: l’apnea notturna può svilupparsi o peggiorare quando le persone dormono sulla schiena, a causa della maggior pressione sulle vie aeree.
  • Storia familiare di apnea notturna, che può essere correlata a caratteristiche anatomiche della testa e del collo che sono condivise tra i membri della famiglia.
  • Congestione nasale, difficoltà a respirare con il naso, allergie.
  • Reflusso gastro-esofageo.
  • Uso di alcol, droghe e alcuni farmaci, come sedativi, tranquillanti.
  • Alcune condizioni mediche, soprattutto a livello cardiaco o polmonare.

Fattori di rischio per l’apnea centrale del sonno:

  • Età superiore ai 65 anni
  • Infezione o lesione del tronco encefalico
  • Insufficienza cardiaca o renale
  • Ictus
  • Produzione eccessiva dell’ormone della crescita.
  • Uso di oppioidi.
  • Essere ad alta quota, perché comporta meno ossigeno.

Trattamenti, terapie, cure per le apnee:

L’apnea notturna deve essere diagnosticata da un medico dopo un’accurata valutazione dello stato fisico e di salute della persona e specifici esami.

Una prima componente del trattamento per l’apnea ostruttiva del sonno comporta cambiamenti dello stile di vita per aiutare a diminuire i sintomi e i fattori che la provocano; perciò è utile, ad esempio:

  • Ridurre il peso corporeo e fare esercizio fisico regolare
  • Evitare di dormire sulla schiena
  • Ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare.

La terapia a pressione positiva delle vie aeree (PAP) è un trattamento offerto a quasi tutte le persone con apnea ostruttiva del sonno. È un dispositivo che mantiene aperte le vie aeree, simile ad una mascherina da indossare quando si dorme, con aria pressurizzata che viene pompata da una macchina attraverso un tubo.
I dispositivi PAP possono essere continui (CPAP) o a due livelli (BiPAP), in base a come emettono il flusso d’aria. Possono ispirare un’iniziale diffidenza, ma i pazienti si abituano in fretta, anche perché notano subito dei benefici.

Ci sono anche apparecchi che tengono la mascella o la lingua in una posizione specifica; sono un’opzione terapeutica per persone con determinate caratteristiche anatomiche o OSA meno grave. Spesso sono efficaci anche nel ridurre il russamento.

Un intervento chirurgico può essere indicato per:

  • Rimuovere il tessuto nella gola che ostacola il passaggio dell’aria.
  • Impiantare un dispositivo per stimolare un nervo che aiuta a controllare la respirazione; ciò viene fatto soprattutto per le apnee centrali del sonno.

Possibili complicanze dell’apnea notturna

Un trattamento efficace può generalmente prevenire o risolvere gravi complicanze dell’apnea notturna, ma se la condizione non viene trattata, può avere conseguenze gravi, come ad esempio:

  • incidenti stradali per colpi di sonno.
  • Malattie cardiovascolari, ipertensione, ictus, insufficienza cardiaca.
  • Disturbi metabolici, diabete.
  • Difficoltà di memoria e di concentrazione
  • Disturbi dell’umore come depressione e irritabilità.
  • Steatosi epatica dovuta ad accumulo di grasso nel fegato.
  • Complicanze dovute all’anestesia durante gli interventi chirurgici.

N.B.: È importante che le persone con apnea notturna si ricordino di informare della loro condizione tutti i nuovi medici e operatori sanitari con cui entrano in contatto, soprattutto quando devono assumere un nuovo farmaco o sottoporsi a un intervento chirurgico.

Apnee notturne nei bambini

Sebbene sia più frequente negli anziani, l’apnea notturna può talvolta colpire anche bambini e adolescenti.
I bambini che soffrono di apnee notturne potrebbero russare come gli adulti e soffrire di sonnolenza durante il giorno; ma potrebbero anche non soffrire di questi sintomi e manifestarne invece altri, quali ad esempio:

  • sudorazione notturna
  • enuresi notturna (pipì a letto)
  • sonnambulismo
  • problemi di crescita e sviluppo

Per molti bambini, l’apnea ostruttiva del sonno è causata dall‘ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi nella gola; spesso con l’intervento il problema si risolve.


FONTI: 

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