Disturbo alimentare correlato al sonno: una ‘fame sonnambula’

Il disturbo alimentare correlato al sonno è una condizione in cui una persona si alza dal letto e va a mangiare, il tutto senza accorgersi di ciò che sta facendo perché il suo cervello è ancora mezzo addormentato, come quello dei sonnambuli.

Questo disturbo colpisce di più le donne e solitamente insorge tra i 22 e i 29 anni.
Può sembrare un disturbo buffo o curioso, ma in realtà può avere esiti molto pericolosi per la salute, perciò è importante riconoscerlo e curarlo.

Donna con disturbo alimentare correlato al sonno: di notte mangia direttamente dal frigo, quello che le capita, in uno stato di incoscienza e il giorno dopo non ricorda nulla.

Sintomi del disturbo alimentare correlato al sonno:

L’episodio di disturbo alimentare correlato al sonno si manifesta nella fase di sonno profondo, solitamente dopo 2 o 3 ore dall’addormentamento.

La persona esibisce questi TIPICI COMPORTAMENTI:

  • Si alza dal letto e si dirige subito verso la cucina per mangiare, in uno stato di inconsapevolezza simile al sonnambulismo.
  • Ha gli occhi aperti ma non vede realmente ciò che sta facendo perché è di fatto ancora parzialmente addormentata.
  • Ingerisce il cibo in modo rapido e disordinato, spesso portandolo alla bocca direttamente con le mani, senza usare posate.
  • Assume di preferenza cibi dolci e ipercalorici.
  • Può combinare cibi diversi in modo bizzarro, creando strani miscugli. Può anche assumere:
    • cibi freddi da frigo, o surgelati ancora ghiacciati;
    • cibo crudo, scaduto o andato a male;
    • cibi a cui è allergica o che normalmente non gradisce;
    • quantità esagerate di burro, sale e zucchero;
    • sostanze non commestibili: colla, legno, detersivi, materiali tossici.
  • Armeggia in modo improprio gli utensili da cucina, con il rischio di tagliarsi, ferirsi o scottarsi.
  • Può urtare contro pareti e mobili della cucina.
  • Al termine dell’episodio la persona sia riaddormenta e l’indomani non ricorda più nulla di quanto è successo. Se vede che manca del cibo, pensa che siano stati i familiari o conviventi a mangiarlo.

Gli episodi si verificano quasi ogni notte, e a volte anche più volte per notte.
L’episodio ha una durata molto breve, solitamente circa 10 minuti.

Altri sintomi:

  • Poca voglia di mangiare al mattino.
  • Mal di stomaco, nausea.
  • Colesterolo alto, diabete.
  • Aumento di peso in breve tempo.
  • Sogni vividi.
  • Sonnolenza diurna dovuta al sonno frammentato.

Il disturbo alimentare correlato al sonno non va confuso con la sindrome da alimentazione notturna, in cui la persona mangia di notte ma è perfettamente sveglia e cosciente di ciò che sta facendo, e in grado di ricordarlo.

Cause e fattori di rischio:

  • Sonnambulismo: spesso chi ha il disturbo alimentare correlato al sonno era sonnambulo da bambino.
  • Altri disturbi del sonno come apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo, disturbo del movimento periodico degli arti, narcolessia.
  • Ritmo sonno-veglia irregolare.
  • Uso di farmaci per la depressione o per disturbi del sonno.
  • Stress.
  • Sottoporsi a diete restrittive.
  • Epatite, encefalite.
  • Essere in astinenza da fumo, alcol o droghe, o aver smesso da poco di assumerne.

Terapie, trattamenti, cure:

È innanzitutto fondamentale applicare delle MISURE DI SICUREZZA:

  • Applica dei lucchetti alle porte e agli armadietti della cucina.
  • Riponi i coltelli e gli attrezzi pericolosi al sicuro.
  • Assicurati che il percorso dalla tua camera da letto alla cucina sia sgombro da ostacoli o pericoli.
  • Butta sempre via il cibo scaduto o avariato.

Il disturbo può essere curato:

  • Seguendo le norme di igiene del sonno e dormendo regolarmente.
  • Curando eventuali disturbi del sonno sottostanti.
  • Con farmaci appositi che ti prescrive il medico.

FONTI:

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