Sonnambulismo: come e perché avviene, come comportarsi

Il sonnambulismo è un disturbo del sonno in cui la persona cammina e compie delle azioni come se fosse sveglia, quando in realtà sta ancora parzialmente dormendo; i suoi gesti, anche se appaiono piuttosto sciolti e sicuri, sono in realtà automatici e non si rende conto di ciò che sta facendo.
A volte può compiere azioni complesse (cucinare, uscire, guidare) ma sono tutte fatte ‘a memoria’, perciò l’esito può essere bizzarro e spesso anche pericoloso.
La persona che soffre di sonnambulismo è infatti a rischio di incidenti e lesioni; inoltre la qualità del sonno peggiora, causando sonnolenza e stanchezza diurna.

Il sonnambulismo è più comune nei bambini, ma può capitare anche agli adulti.

bambina con sonnambulismo, cammina nel sonno per la stanza, non è consapevole di ciò che sta facendo.
Questa è l’immagine classica (un po’ stereotipata) con cui vengono rappresentati i sonnambuli, ma nella realtà non si muovono così, con gli occhi chiusi e le braccia protese in avanti, come se andassero a tentoni. In realtà il sonnambulo durante una crisi di sonnambulismo ha gli occhi aperti, sembra sveglio e si muove normalmente.

Sintomi e comportamenti tipici del sonnambulismo:

Gli episodi di sonnambulismo si verificano durante la fase non REM del sonno, tipicamente durante il primo terzo della notte. Possono durare da pochi secondi a mezz’ora; la maggior parte finisce in meno di 10 minuti.

La persona sonnambula in genere manifesta questi comportamenti:

  • Esegue movimenti semplici o complessi, spesso ispirati da un sogno che sta facendo in quel momento. Le azioni possono essere di vario tipo:
    • Azioni abitudinarie e di routine: camminare, andare in bagno, vestirsi, spogliarsi, uscire, ecc.
    • Azioni molto dinamiche: correre, spostare mobili, ecc.
    • Discorsi o comportamenti sessualmente espliciti.
    • Aprire il frigo e mangiare.
    • Inviare messaggi al cellulare, o anche email.
    • Azioni molto complesse come guidare l’auto sono possibili, ma si verificano molto più raramente.
    • Comportamenti aggressivi o violenti sono rari.
  • Alterata percezione degli ambienti e stanze in cui si muove; il sonnambulo potrebbe ad esempio urinare in luoghi inappropriati, pensando di essere in bagno quando invece non lo è. Potrebbe pensare che l’anta di un armadio è una porta, o che la vasca da bagno è un letto. Il disorientamento aumenta quando va a dormire in un luogo nuovo, diverso da casa sua.
  • Gli occhi sono solitamente aperti, ma lo sguardo è vitreo, le pupille dilatate, l’espressione appare assente.
  • Può parlare e rispondere all’interlocutore in modo coerente e preciso, e con un tono normale di voce; può fare anche lunghi discorsi, tanto che a volte la persona sembra sveglia. Ad un certo punto però i discorsi tendono a farsi senza senso e deliranti.
  • Può tornare a letto e riaddormentarsi da sola, oppure può svegliarsi confusa mentre è ancora fuori dal letto, chiedendosi cosa sia successo e come mai si trovi lì.
  • Al risveglio solitamente non ricorda nulla dell’episodio di sonnambulismo: sono i familiari o coinquilini che glielo riferiscono.
  • Una persona che abita sola potrebbe accorgersi del problema perché, ad esempio, la mattina trova degli oggetti spostati rispetto a come li aveva messi la sera, oppure si sveglia in un luogo diverso rispetto a quello in cui si era addormentata, oppure nota dei lividi sul suo corpo che la sera non c’erano.
  • Durante la giornata la persona può accusare stanchezza e sonnolenza.

In questo video una signora che soffre di sonnambulismo fin da bambina racconta le sue esperienze e fa anche vedere ciò che le succede di notte durante gli episodi che ha ripreso con le telecamere:

I pericoli del sonnambulismo:

  • Rischio di inciampare, cadere, o urtare contro qualcosa, procurandosi ferite, fratture, contusioni.
  • Rischio di cadere dalle scale, dal terrazzo o balcone.
  • Rischio di tagliarsi o ferirsi maneggiando o manipolando oggetti appuntiti, coltelli, forbici, ecc.
  • Rischio di fare incidenti stradali se la persona si mette a guidare l’auto durante un episodio.
  • Rischio di mettersi in situazioni imbarazzanti, di cui al risveglio si ha vergogna (perché ad esempio ci si è spogliati nudi, o si tentava di fare pipì in mezzo alla stanza, o ci si appropriava di oggetti altrui, ecc).
  • Per i bambini piccoli, c’è il rischio che possano uscire di casa senza essere visti dai genitori; potrebbero attraversare la strada e venire investiti, o vagare di notte da soli e perdersi.
  • Il sonnambulismo può avere conseguenze anche per i compagni di letto e di stanza, familiari e coinquilini, perché il comportamento della persona sonnambula li tiene svegli e li mette in apprensione; raramente può succedere che la persona sonnambula li colpisca o ferisca inconsapevolmente.

Come comportarsi con una persona che è nel bel mezzo di un episodio di sonnambulismo:

  • È meglio evitare di svegliare bruscamente la persona sonnambula: quindi non gridare, non fare rumore, non scuoterla, non colpirla negli occhi con luci intense. Poiché non è consapevole di ciò che sta accadendo, un risveglio improvviso potrebbe metterla in uno stato di paura, confusione o rabbia.
  • Mettiti di fianco a lei e chiedile in modo calmo e gentile cosa sta facendo; ascolta cosa ti risponde, e assecondala, anche se dice cose senza senso; dille che tu puoi aiutarla a svolgere quell’azione, e intanto allontanala con dolcezza da potenziali pericoli; accompagnala verso il letto prendendola per mano o guidandola con un leggero tocco o pressione. Poiché in quello stato è molto suggestionabile, tenderà a seguirti senza difficoltà.
  • Se capisci che cerca di fare pipì, accompagnala dolcemente verso il bagno e aiutala a trovare il wc e la carta igienica.
  • Se è necessario svegliarla, cerca di farlo nel modo più gentile e delicato possibile e sii consapevole che molto probabilmente sarà disorientata al risveglio; potrebbe anche cadere o perdere l’equilibrio, lasciar cadere le cose che tiene in mano, ecc; perciò mettiti vicino a lei e tieniti pronto a sorreggerla e sostenerla. Rassicurala e riaccompagnala a letto; se è imbarazzata o si vergogna perché nuda o in intimo, forniscile subito una coperta per coprirsi.
  • Tieni presente che una persona con sonnambulismo potrebbe non risvegliarsi neanche dopo essere caduta e aver preso una forte botta: certo, avvertirebbe il dolore, tuttavia continuerebbe ad essere inconsapevole del contesto in cui si trova, incorporerebbe quelle sensazioni nel ‘sogno’ che sta facendo.

Cause del sonnambulismo:

Gli studiosi del sonno ritengono che il sonnambulismo si verifichi quando durante il sonno profondo avviene un risveglio solo parziale, che innesca l’attività motoria pur mantenendo la persona in uno stato di inconscienza.

FATTORI PREDISPONENTI:

  • Genetica e storia familiare: se un bambino ha un genitore sonnambulo, ha più probabilità di esserlo a sua volta, e ancora di più se lo sono entrambi i genitori.
  • Privazione del sonno: comporta poi un maggior tempo trascorso nel sonno profondo per recuperare il sonno perso, e ciò espone ad un maggior rischio di sonnambulismo.
  • Alcuni farmaci con effetto sedativo.
  • Bere alcolici la sera.
  • Malattie o lesioni cerebrali.
  • Febbre.
  • Disturbi che rendono il sonno frammentato: il sonnambulismo può colpire chi già soffre di apnee ostruttive del sonno o sindrome delle gambe senza riposo.
  • Stress fisico o emotivo. alcuni tipi di stress possono essere correlati a disagi e cambiamenti, ad esempio quando si viaggia e si deve dormire in un luogo sconosciuto.

Cure, terapie, trattamenti per il sonnambulismo:

Quando gli episodi di sonnambulismo sono rari e rappresentano un rischio minimo per il dormiente e i familiari, non è necessaria alcuna terapia. Il sonnambulismo infantile nella maggior parte dei casi si risolve da solo man mano che il bambino cresce. Se gli episodi diventano particolarmente frequenti, è meglio segnarlo al medico per approfondire le cause.

Alcune BUONE PRATICHE da mettere in atto:

  • Migliora la tua igiene del sonno.
  • Evita situazioni stressanti.
  • Fai sempre pipì prima di addormentarsi è una buona abitudine, che scongiura l’eventualità di avere un episodio di sonnambulismo in cui si cerca di andare ad urinare.
  • Utilizza la ‘tecnica del risveglio anticipato‘: poiché il sonnambulismo è collegato a una specifica fase del sonno, spesso accade più o meno alla stessa ora ogni notte. Se riesci a svegliarti un po’ prima di quell’orario (con una sveglia, o facendoti svegliare da qualcuno), e poi a riaddormentarti di nuovo, ciò ti evita di avere poi quel ‘risveglio parziale’ che determina l’episodio di sonnambulismo. Questa tecnica è utile specialmente nei bambini; se i genitori svegliano il bambino, e poi lo fanno riaddormentare, potrà riposare meglio, evitando la crisi.
  • Avverti sempre del tuo sonnambulismo eventuali altre persone che vengono a dormire in casa, o da cui vai a dormire, in modo che siano preparate.
  • Fai particolare attenzione allo stress dei viaggi, gite, campeggi, e situazioni in cui devi dormire fuori casa, con persone nuove; avvisa qualcuno di fiducia che eventualmente possa venire in tuo aiuto.

MISURE DI SICUREZZA per prevenire i rischi:

  • La persona sonnambula deve dormire al piano terra.
  • Tieni coltelli, armi e oggetti appuntiti chiusi a chiave o fuori dalla sua portata.
  • Chiudi bene le porte, ma anche le finestre: molti sonnambuli, trovando la porta chiusa, provano ad uscire dalla finestra, con il rischio di cadere e farsi male.
  • Rimuovi tappeti e oggetti sul pavimento che potrebbero far inciampare il sonnambulo.
  • Se necessario, utilizza allarmi o sensori di movimento che si attivano quando il sonnambulo si alza dal letto o esce dalla porta di casa.

Quando il disturbo è più grave o si accompagna ad altri disturbi, può essere trattato con delle terapie:

  • Trattamento del disturbo sottostante che determina il sonnambulismo.
  • Modifiche di eventuali farmaci che la persona prende, se possono causare il disturbo.
  • Farmaci e terapie che prescriverà il medico, se necessario.
  • Anche l’ipnosi può essere un metodo terapeutico valido per il sonnambulismo: tramite opportune ‘suggestioni’, la persona sonnambula può infatti apprendere a svegliarsi automaticamente quando i piedi toccano il pavimento, evitando così di incorrere in rischi e pericoli.

FONTI:

IMG: Studio4rt

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