Il sogno della farfalla del filosofo cinese Zhuāngzǐ

Zhuāngzǐ, a volte chiamato anche Chuang-tzu, fu un importante filosofo e mistico cinese, vissuto tra il 369 e il 286 a.C. circa, annoverato tra i fondatori del taoismo. Egli trasmetteva i suoi insegnamenti tramite brevi aneddoti o storielle, che poi sono stati raccolti un libro che viene indicato con il suo stesso nome, lo Zhuāngzǐ.
Qui si può trovare “La storia di Zhuāngzǐ che sogna di essere farfalla”, un breve brano in cui Zhuāngzǐ racconta un sogno che ha fatto:

Una volta Zhuāngzǐ sognò di essere una farfalla, una farfalla svolazzante che batteva le ali in giro, felice con se stessa e facendo quello che le piaceva. Lei non sapeva di essere Zhuangzi.
Di colpo si svegliò e lì era, solidamente e senza dubbio, Zhuāngzǐ.
Ma egli non sapeva se fosse Zhuāngzǐ che aveva sognato di essere una farfalla, o una farfalla che sognava di essere Zhuāngzǐ.
Tra Zhuāngzǐ e una farfalla c’è certamente una differenza, ed è quel che chiamiamo la Trasformazione delle Cose.



Questo brano ha lo scopo di farci riflettere su ciò che consideriamo reale. Fintanto che stiamo sognando pensiamo che i nostri sogni siano reali; di solito non abbiamo punti di riferimento che ci aiutino a capire che stiamo sognando. Non sembra esserci alcuna prova a priori che io sia ora sveglio e che la notte scorsa stessi dormendo, non ho dati certi sui quali potrei fare appello con certezza.
Che cosa determina la nostra coscienza, la coscienza della nostra identità di esseri, se basta un sogno a modificarla, a farci dimenticare chi pensiamo di essere e farci assumere così facilmente una nuova identità?

La ‘Trasformazione delle cose’


La storia di Zhuāngzǐ che sogna di essere farfalla è molto rappresentativa del Taoismo e, in genere delle filosofie orientali.
Il brano di Zhuāngzǐ può essere inteso nel suo insegnamento concentrandosi sull’ultima frase, sul concetto di ‘Trasformazione delle cose‘: per il pensiero taoista, l’uomo saggio esce da questa condizione di incertezza sull’essere abbandonandosi al libero fluire delle cose, andando di pari passo con le trasformazioni, seguendole in modo naturale, senza legarsi ad esse, senza lottare o opporsi. Questo comporta lasciare da parte anche il proprio ego; rivolgendo l’attenzione verso la propria interiorità, lasciando da parte l’aspetto esteriore di sé, si giunge alla comprensione del Tutto.  

Nel Taoismo il sogno è un elemento di congiunzione tra Cielo e Terra; ha un valore educativo perché ricorda all’uomo la connessione con quel Tutto che è fine ed inizio di ogni cosa.

A questo proposito, vedi anche il mio articolo sui Sogni nella cultura cinese.


Questo brano di Zhuāngzǐ che sogna di essere farfalla è ormai molto celebre anche in Occidente e continua tuttora a suscitare molte riflessioni in ambito filosofico, epistemologico e gnoseologico.


Ecco un libro che, prendendo come spunto questo brano, apre la mente sulle varie possibilità di interpretazione della realtà:

Leonardo V. Arena, Il sogno della farfalla. Incursioni nel non pensiero

VEDI ANCHE:
Il sogno nella cultura cinese