San Giuseppe avvertito in sogno da un angelo: la nascita di Gesù e la fuga in Egitto

Nel racconto del Vangelo secondo Matteo si legge di come Giuseppe sia stato avvertito molte volte in sogno da un angelo: Dio gli fa sapere in questo modo ciò che deve fare per compiere la sua volontà.

Nel primo sogno l’angelo comunica a Giuseppe che il bambino che Maria sta aspettando è frutto dello Spirito Santo, e che non deve perciò temere di prenderla in sposa:

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.

Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

{Vangelo secondo Matteo 1, 18-25}

Nel frattempo i Magi si recano da re Erode il Grande a chiedergli dove trovare il “Re dei Giudei”; i sacerdoti, consultate le Sacre Scritture, indicano ai Magi la città di Betlemme. Erode, timoroso che il bambino possa minacciare il suo trono, tenta di ucciderlo, ordinando la morte di tutti i bambini sotto i due anni. Un angelo appare in sogno ai Magi per avvertirli di fare ritorno per un’altra strada, senza tornare da Erode; e un angelo appare in sogno anche a Giuseppe per avvertirlo del pericolo, dicendogli di prendere madre e figlio e recarsi in Egitto. Gesù poté così scampare alla strage degli innocenti.

Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,  dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio”.

{Matteo 2, 11-15}

Quando Erode muore, un angelo avverte ancora Giuseppe che può tornare in Giudea; ma poi di nuovo fu avvertito di non fermarsi e di andare in Galilea, a Nazareth:

Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino».  Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele.  Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

{Matteo 2, 19-23}

Immagine: Mengs

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