Allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche

MI sembra sia bello iniziare a parlare delle allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche a partire dalla definizione semplice e sintetica che ne dà Freud:

Le allucinazioni ipnagogiche sono immagini, spesso molto vivaci e cangianti, che molte persone vedono al momento di addormentarsi e che possono durare per qualche tempo anche dopo il risveglio”.
{Sigmund Freud – L’interpretazione dei sogni}

allucinazione ipnagogica o ipnopompica, con immagini cangianti e quasi caleidoscopiche che si susseguono mutando forma e colori

Stati ipnagogici e ipnopompici

Ipnopompico e ipnagogico sono termini alquanto ostici (me ne rendo conto!) che in realtà indicano un’esperienza familiare a tutti, e direi quasi quotidiana; definiscono infatti due momenti, due fasi transitorie del sonno in cui l’individuo non è né completamente sveglio né completamente addormentato; si trova al limite, al confine tra il sonno vero e proprio e la veglia pienamente cosciente. È in uso questa distinzione:


FASE IPNAGOGICA: individua la transizione dalla veglia al sonno. Dal greco hypnos (sonno) +  agōgós (che conduce). È diffuso anche il termine ‘ipnagogia’; in linguaggio comune può essere descritta semplicemente come ‘addormentamento’, ‘assopimento’, ‘sonnolenza’.

FASE IPNOPOMPICA: individua la transizione dal sonno alla veglia. Dal greco hypnos (sonno) + pompē (mandar via). È diffuso anche il termine ‘sonno ipnopompico’; ‘ipnopompia’ è alquanto raro. In linguaggio comune è detto ‘dormiveglia’.


A volte, per brevità, si usa il termine ‘ipnagogico‘ per riferirsi ad entrambi gli stati, perché le esperienze sensoriali a cui possono dare origine sono sostanzialmente le stesse; tuttavia esistono delle differenze, come vedremo.

Nelle fasi ipnagogiche e ipnopompiche si è semi-incoscienti; si riscontrano:

  • Tempi di reazione lenti, confusione, discorsi sconclusionati, difficoltà di concentrazione e memorizzazione.
  • Visioni, illusioni , reverie, elevata suggestionabilità e sensibilità, tendenza ad incorporare gli stimoli esterni all’interno delle proprie percezioni, empatia, fluire di idee, simbolizzazione di pensieri astratti in immagini concrete. Può verificarsi un’ampia gamma di esperienze sensoriali, che variano enormemente da individuo ad individuo. In alcuni casi, ad esempio, l’ipnagogia può durare qualche secondo e non lasciare alcuna particolare impressione o ricordo; in altri casi, invece, può protrarsi per svariati minuti, e dar luogo ad allucinazioni molto vivide (dette, per l’apppunto, allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche), a volte di natura piacevole, altre di natura spiacevole. Ciò dipende dalle differenze cerebrali a livello chimico e anatomico, e dal materiale subconscio proprio di ciascun individuo.

Allucinazioni o illusioni?

Il temine ‘allucinazioni ipnagogiche‘ fu coniato da Alfred Maury nel 1848 per descrivere una serie di ‘visioni‘ (immagini, brevi scene) che aveva sperimentato su se stesso nella fase di assopimento; egli aveva capito che dipendevano da stimoli di varia origine (percezioni sensoriali, pensieri consci e inconsci).
Il termine ‘allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche‘ è ormai entrato in uso, tuttavia è a volte improprio; infatti la parola ‘allucinazione‘ di solito si usa quando la persona non è consapevole che ciò che vede non esiste nella realtà. Ma non è sempre così nelle allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche; spesso il soggetto è consapevole della natura non reale di ciò che percepisce; perciò, in tali casi, alcuni studiosi moderni preferiscono definirle illusioni, quasi-allucinazioni, pesudoallucinazioni, o immagini involontarie.

Si stima che circa il 40% delle persone abbia avuto almeno una volta delle allucinazioni ipnopompiche o ipnagogiche prolungate e piuttosto vivide. Possono avvenire a qualsiasi età (anche nei bambini e negli anziani), ma sono più frequenti tra gli adolescenti e i giovani, e nel sesso femminile. La natura e la durata delle allucinazioni variano moltissimo da persona a persona.

Non solo di notte

Queste allucinazioni possono avvenire in qualsiasi momento la persona si addormenti o si svegli, di giorno o di notte; perciò non sono limitate alla sera quando ci si addormenta o la mattina quando ci si alza.
Ad esempio, chi è affetto da narcolessia può avere colpi di sonno, allucinazioni ipnagogiche e paralisi del sonno anche durante il giorno, anche mentre si trova al lavoro o alla guida (con i pericoli che ne conseguono). Nel momento in cui sperimenta le allucinazioni, la persona è tecnicamente addormentata, anche se può sembrare sveglia, o avere la sensazione di esserlo: infatti può avere gli occhi aperti, parlare, e anche compiere movimenti.

Le allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche possono essere relative al presente (inglobano gli stimoli sensoriali dell’ambiente circostante), al recente passato (conscio) o ad un passato dimenticato. rimosso (inconscio). Se sono brevi, possono passare inosservate, o essere subito dimenticate; ma se durano a lungo, rimangono impresse nella memoria dando ricordi persistenti, anche più dei normali sogni.

Tipi di allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche

Effetto tetris

L’effetto tetris è un particolare tipo di “visione” che può comparire soprattutto durante la fase ipnagogica; se durante il giorno hai fatto azioni ripetive e automatiche, potresti riviverle nel momento in cui stai per prendere sonno.
ESEMPI: Ad esempio, se durante il giorno sei andato in bicicletta, hai sciato, nuotato, camminato, sei andato su per le scale, o in ascensore, o sull’altalena, ecc., poco prima di addormentarti potrebbe sembrarti di pedalare, sciare o nuotare, camminare, salire le scale, andare in ascensore, in altalena, ecc. Se hai giocato con i videogiochi, potresti visualizzare una partita del gioco. Se svolgi molte attività ripetitive al lavoro, prima di dormire la tua mente potrebbe riproporti le stesse sequenze di gesti, immagini, movimenti (archiviare, imbustare, timbrare, fotocopiare documenti, aprire pacchetti, controllare la merce, riordinare gli scaffali… ); un matematico vedrà formule matematiche scorrergli davanti; un programmatore vedrà invece linee di codice.
Le probabilità di rivivere queste attività del giorno aumentano se l’azione si è protratta per lungo tempo, se è stata fatta anche poco prima di addormentarti, se ti ha coinvolto emotivamente (perché, ad esempio, l’hai vissuta con un certo spirito agonistico, richiedeva destrezza, ecc).

Allucinazioni/illusioni visive

fosfene, visione di puntini e quadratini che si susseguono e distorcono, ondeggiano fluttuanti
fosfene, rappresentazione grafica
  • Fosfeni, puntini, macchie, bolle, scintille, linee, strisce, onde, pattern geometrici; figure geometriche monocromatiche o colorate, ferme o in movimento; possono cambiare rapidamente forme e dimensioni, fluttuare, espandersi; sono figure evanescenti, appaiono e scompaiono, si susseguono in rapida sequenza.
  • Sinestesia: si vedono lampi di luce o altre immagini nel preciso momento in cui viene percepito un suono.
  • Luci, lampi di luce, scie luminose.
  • Immagini o brevi scene che cambiano rapidamente, senza seguire una trama narrativa.
  • Silhouettes di persone o animali,  ombre (uomini neri, figure scure), presenze, facce (parenti, defunti, donne, uomini, bambini, bestie feroci, ragni, insetti, diavolo, fantasmi, spiriti, alieni, creature fantastiche o anche personaggi dei cartoni animati). Appaiono ai piedi del letto, sul letto, sul pavimento, o calano dal soffitto.

In genere le immagini percepite durante la fase ipnagogica sono più evanescenti, appaiono e scompaiono con facilità, non sono molto realistiche perché bidimensionali e statiche; di solito non interagiscono con l’ambiente, appaiono fisse e immobili. Alcuni riescono a modificarle/manipolarle a proprio piacimento, con un po’ di esercizio.
Le immagini percepite durante la fase ipnopompica appaiono invece in modo più realistico: sono descritte come presenze solide e reali, inserite nel contesto della stanza e anche illuminate da luce; possono muoversi, parlare, interagire. È frequente che siano percepite come aggressive e minacciose, pronte a sferrare un attacco alla persona distesa nel letto.

immagine ipnagogica
Vedi Esempi ed esperienze di allucinazioni ipnagogiche

Allucinazioni uditive

I suoni possono variare molto per tipologia ed intensità; possono derivare da stimoli ambientali che vengono inglobati, o anche da ricordi che emergono dall’inconscio. I suoni sono più difficili da manipolare rispetto alle immagini visive.

  • Ronzio, crepitio, fruscio, fischio,  soffio del vento.
  • Musica, motivi musicali, canti, cori, violini, ecc.
  • Campanello, sveglia, telefono che suona.
  • Voci che sussurrano, che parlano, discorsi frammentari, parole incomprensibili, impressione che si tratti di lingue sconosciute o di parole dette al contrario.
  • Una voce che ti chiama per nome.
  • Versi di animali.
  • Sentire qualcuno bussare alla porta.
  • Sparo, forte esplosione (sindrome della testa che esplode).

Altre allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche

  • Allucinazioni tattili: formicolii, intorpidimento degli arti, pizzicore, bruciore, caldo, freddo, sensazione di essere toccati, punzecchiati; sentire insetti, ragni, topi, formiche che corrono sul corpo.
  • Allucinazioni olfattive e gustative: si possono percepire sapori buoni o cattivi; si può sentire profumo, o odori di vario tipo: i più comuni sono odore di cibo, di bruciato, di sangue, di carne andata a male, puzza di fumo, di gas, di zolfo.
  • Allucinazioni cinetiche: alterazioni nella percezione delle dimensioni, proporzioni e posizione spaziale del proprio corpo; sensazione di compiere movimenti, spostarsi, camminare; sensazione di cadere (più comune soprattutto nella fase ipnagogica; può anche comparire uno spasmo ipnico); scosse, sussulti, convulsioni, tremori, vibrazioni, letto che si muove; sensazione di fluttuare, levitare, volare, uscire fuori dal corpo.
paralisi nel sonno
Vedi Paralisi nel sonno

Le allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche possono presentarsi con o senza paralisi nel sonno. Quando le allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche sono associate alla paralisi nel sonno, è comune la sensazione di non riuscire a muoversi, di essere bloccati, paralizzati; si può sentire una forte pressione sul petto, come se qualcuno volesse schiacciarti o soffocarti; si può provare dolore, mancanza di respiro, sensazione di sprofondare nel letto, terrore, panico, sensazione di essere in gravissimo pericolo, paura per la propria vita.

Vedi Falsi risvegli

Le allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche possono anche associarsi a falsi risvegli (pensi di esserti svegliato, di esserti alzato dal letto, ecc. ma non è vero; hai solo immaginato/sognato di farlo), o ad illusioni (pensi di aver acceso la luce, di aver gridato aiuto, di essere andato nell’altra stanza, ecc; tutto immaginato).


Come vengono vissute da chi le sperimenta:

Alcune persone vivono le allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche con curiosità ed interesse, trovandole piacevoli: le ricercano appositamente e tentano di prolungarne la durata. In paricolare, molti ritengono che lo stato ipnagogico favorisca l’ispirazione artistica e la risoluzione creativa di problemi particolarmente difficili.

Come indurre un’allucinazione ipnagogica

C’è inoltre chi accoglie con piacere le fasi sia ipnagogiche che ipnopompiche perché ritiene facilitino particolari esperienze oniriche e sensoriali, come i sogni lucidi e i viaggi astrali (OBE). 
A volte il soggetto le scambia per dei ‘sogni‘ un po’ particolari, o anche ‘sogni lucidi’, man mano che si abitua a riconoscerle. Se sono molto vivide, può arrivare a credere si tratti di esperienze paranormali (apparizioni di spiriti, fantasmi, fenomeni poltergeist, demoni, angeli, alieni, ecc). Altrimenti può sospettare che siano allucinazioni sintomo di qualche malattia psichica, perciò non ne parla volentieri…. Comunque anche le persone che conoscono il fenomeno non ne parlano molto per paura di essere considerate ‘pazze’, o ‘strane’.

Quando le allucinazioni diventano troppo vivide possono generare effetti collaterali (paura, fastidio, confusione, incertezza tra ciò che è sogno e ciò che è reale), insonnia, stanchezza, difficoltà ad addormentarsi; in tal caso vanno considerate come disturbi del sonno e curate come tali. Vedi Le allucinazioni da sonno per leggere dei consigli utili a riguardo.

Allucinazioni del sonno: percezioni illusorie tra sonno e veglia

Studi e ricerche

Ci sono descrizioni della fase ipnagogica del sonno già in alcuni autori antichi (Aristotele, Giamblico, Cardano, ecc); ne parlarono anche Simon Forman e Swedenborg. Più avanti, con l’avvento del Romanticismo, ci fu un vivo interesse per questi stati intermedi sonno-veglia perché molti autori li consideravano utili all’ispirazione artistica e all’immaginazione.
Nell’Ottocento inziarono i primi studi scientifici sui fenomeni ipnagocici, ad opera di Johannes Peter Müller (un fisiologo tedesco), Jules Baillarger (un neurologo francese) e Alfred Maury (un medico francese). Freud menzionò le allucinazioni ipnagogiche e le osservazioni di Maury nella sua Interpretazione dei sogni; gli studi proseguirono poi nel Novecento con le ricerche di Leaning (1925), Leroy (1930), Schacter (1976), Mavromatis (1987).
Con l’invenzione dell’elettroencefalogramma è stato possibile uno studio più obiettivo ed accurato di questi stati di coscienza; per quanto riguarda le onde cerebrali,  nelle fasi ipnagogiche e ipnopompiche si è osservata una combinazione di onde lente theta e alfa, con qualche incursione sporadica di onde beta. E’ possibile si verifichino anche brevi momenti di attività REM in certe zone cerebrali.

Tuttavia le fasi ipnagogiche e ipnopompiche non sono state studiate tanto quanto il sonno e i sogni; c’è perciò ancora molto da comprendere sulla loro natura.

Altri fenomeni collegati alle allucinazioni ipnopompiche e ipnagogiche:


Link per approfondire:

Immagini: Edward Musiak, Al2, Wikimedia

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