L’interpretazione dei sogni di Freud, riassunto del libro

L’interpretazione dei sogni di Freud è un libro di cui già ho parlato, scrivendo una specie di recensione-presentazione che mette in luce i tratti salienti dell’opera e il contesto in cui è maturata.
Capisco però che sul momento potrebbe anche mancarti il tempo di leggere un libro così corposo, e che quindi tu sia alla ricerca di una sintesi del suo contenuto; eccoti quindi un riassunto dell’Interpretazione dei sogni di Freud; può rivelarsi utile anche a chi ha letto il libro ma ha bisogno di ‘rinfrescarsi la memoria’, recuperando velocemente i concetti principali.

Riassunto schematico breve:

L’Interpretazione dei sogni di Freud è suddivisa in questi sette capitoli:

  1. La letteratura scientifica sui problemi del sogno
    Freud espone le principali idee filosofiche e scientifiche sul sogno dall’antichità fino ai suoi giorni.
  2. Il metodo di interpretazione del sogno. Analisi di un sogno campione
    Freud illustra il suo metodo psicanalitico di interpretazione dei sogni e fa un esempio analizzando in dettaglio uno dei suoi sogni, il sogno dell’iniezione ad Irma.
  3. Il sogno è l’appagamento di un desiderio
    Freud enuncia la sua tesi principale, il sogno può essere spiegato come l’appagamento di un desiderio rimosso. 
  4. La deformazione nel sogno
    Il sogno deve essere deformato per permettergli di sfuggire all’azione della censura e di arrivare alla coscienza.
  5. Il materiale e le fonti del sogno
    Le varie fonti che possono servire da stimolo per la formazione dei contenuti del sogno. A seguire, esempi di sogni tipici.
  6. Il lavoro onirico
    I vari processi che deformano i contenuti inconsci del sogno affinché possano sfuggire alla censura e arrivare alla coscienza.
  7. Psicologia dei processi onirici
    La psicologia del sogno e la distinzione tra coscienza e inconscio.

Riporto qui anche l’indice del libro, per comodità; a seguire, il riassunto capitolo per capitolo.

Riassunto dei vari capitoli:

1. La letteratura scientifica sui problemi del sogno

Attenendosi agli standard accademici, Freud inizia la sua trattazione esponendo tutte le principali teorie scientifiche, filosofiche e culturali del sogno sino a lui note. Questo excursus serve ad introdurre l’argomento. Cita antichi filosofi e opere della tradizione classica, fino ad arrivare ad autori suoi contemporanei.

2. Il metodo di interpretazione del sogno. Analisi di un sogno campione

Freud critica i metodi di interpretazione dei sogni che si basano sulla decifrazione automatica della simbologia onirica; il suo metodo è diverso ed è di tipo psicanalitico.
Come nei pazienti che manifestano ‘fobie isteriche’ e ‘paure ossessive’ è possibile risalire alle idee patologiche alla base dei loro sintomi, così è possibile ‘svelare’ i pensieri all’origine dei sogni (2.1.7).
Freud con i suoi pazienti usava il metodo delle libere associazioni: si faceva raccontare ‘ogni idea o pensiero che veniva loro in mente in relazione a un argomento particolare’ (2.1.7).
Secondo Freud, seguendo queste associazioni fino alla loro origine – o il più vicino possibile ad essa – si poteva capire il significato dei sogni.
Freud afferma di aver analizzato più di mille sogni in questo modo, ma di non poterli integrare nella sua esposizione come esempi di interpretazione dei sogni perché i suoi critici potrebbero facilmente obiettargli che i sogni dei suoi pazienti funzionino diversamente da quelli di chi è privo di disturbi.
Per questo motivo Freud intende utilizzare i propri sogni come materiali di base primari per tutto il libro. È ben consapevole che questo è insolito, ma chiede comunque al lettore di assecondarlo.
Freud come primo esempio racconta il suo sogno dell’iniezione ad Irma (una sua paziente che non si sente bene) e ne fa una minuziosa analisi, dimostrando che il sogno esprime una serie di suoi desideri inconsci, tra cui poter avere una paziente più docile e ricettiva di Irma, ma anche che la sua professionalità di medico sia riconosciuta come irreprensibile: infatti il sogno mette in cattiva luce un certo numero di suoi colleghi medici in modo che egli possa emergere come migliore di loro.
Questa conclusione permette a Freud di argomentare che il contenuto del sogno «era l’appagamento di un desiderio e il suo motivo era un desiderio» (2.1.43).
Freud conclude il capitolo suggerendo che ogni sogno, non solo questo, è ‘l’adempimento di un desiderio’ (2.1.46).

3. Il sogno è l’appagamento di un desiderio

Freud fornisce altri esempi di sogni interpretabili come appagamenti dei desideri dei loro sognatori.

  • Sogni di sete e fame, in cui il dormiente affamato sogna di bere e mangiare cibi e bevande gustose (3.1.4).
  • Sogni di ‘comodità‘, in cui il dormiente sogna di essere già sveglio, di essere già arrivato al lavoro, ecc, così può prolungare ancora un po’ il sonno (3.1.5).
  • Sogni dei bambini, che si manifestano più spesso come ‘puri appagamenti di desiderio’, senza le alterazioni e modifiche che appaiono nei sogni degli adulti (3.1.10). A titolo di esempio, Freud racconta alcuni sogni dei suoi stessi figli.

4. La deformazione nel sogno

Freud sostiene che tutti i sogni sono spiegabili come l’appagamento di un desiderio, anche se a volte la cosa risulta meno evidente perché il vero contenuto del sogno è nascosto, mascherato, distorto.
In effetti i sogni sono modellati da due forze psichiche che hanno diversi gradi di potere: una è il desiderio, che costituisce il pensiero latente che fa nascere il sogno; l’altra è la censura, che impedisce ai desideri sgradevoli e perturbanti di mostrarsi in modo palese perché potrebbero causare il risveglio; perciò il sogno può manifestarsi solo a patto di velare il suo senso, di mascherare o distorcere i suoi contenuti: il contenuto manifesto è il sogno così come si presenta, a volte apparentemente banale, insignificante, assurdo; ma se si risale ai pensieri latenti, vi si ritrovano i desideri da cui esso ha avuto origine.

Freud sostiene che anche i sogni angoscianti sono spiegabili come appagamenti di un desiderio; anche se in apparenza è contro-intuitivo, ciò può verificarsi per una serie di ragioni:

  • Il contenuto angosciante potrebbe avere il solo scopo di mascherare e soddisfare un desiderio più profondo, non evidente, che è il vero contenuto del sogno (4.1.23).
  • I sogni angoscianti servano ad assecondare le “inclinazioni masochistiche” del sognatore che in un certo senso desidera soffrire (4.1.51).
  • Un sogno angosciante può nascere da un appagamento di un desiderio represso, rimosso o dimenticato, spesso di natura sessuale, in cui la libido è stata “trasformata in ansia” (4.1.54)

Freud ammette che molti hanno contestato questa sua teoria, ma raccontando una serie di esempi tratti dalla sua vita onirica e da quella di amici, familiari e conoscenti, dimostra che, analizzandoli bene, anche i sogni più angoscianti possono effettivamente essere appagamenti di desideri.

5. Il materiale e le fonti del sogno

Freud esamina in modo dettagliato tutte le fonti da cui i sogni possono avere origine:

  • Stimoli corporei: luci/ombre che penetrano attraverso le palpebre, suoni, odori, processi fisiologici interni al corpo, ecc.
  • Ricordi d’infanzia, anche molto remoti, risalenti ai primi anni di vita, di cui nella veglia non abbiamo memoria perché sono stati rimossi, e che però continuano a vivere nell’inconscio. Freud espone la sua teoria sul complesso di Edipo, una fase dello sviluppo psichico infantile che costituisce la fonte di molti sogni.
  • Eventi recenti e di vita reale: fatti, discorsi (anche in apparenza molto marginali) di cui non conserviamo memoria da svegli, ma che rimangono comunque ‘registrati’ nella psiche.

Freud si sofferma su alcuni  ‘sogni tipici’, i sogni più comuni e frequenti, quelli che più o meno tutti facciamo nel corso della vita.


6. Il lavoro onirico

Il sesto capitolo è molto lungo, quasi un libro a se stante; qui Freud spiega la differenza tra il ‘contenuto manifesto’ e il ‘contenuto latente’ dei sogni; lo scopo del lavoro onirico è quello di dare nuove forme al contenuto latente dei sogni; il ‘lavoro onirico’ si attua attraverso processi psichici particolari che sono alla base della formazione dei sogni:

  • Condensazione: consiste nel fondere, riassumere, combinare vari elementi insieme, facendo una sintesi di immagini, parole, concetti. Un sogno breve può essere molto denso di significati e richiedere una spiegazione molto estesa.
  • Spostamento: consiste nello spostare o sostituire un contenuto con un altro dalle caratteristiche simili. Certe parti del corpo, ad esempio, vengono sostituite con altre che somigliano, o con oggetti che le ricordano.
  • Raffigurazione e simbolismo: i pensieri astratti vengono trasformati in immagini e in simboli.
  • Elaborazione secondaria: il sogno cerca di dare una certa coesione narrativa ai vari elementi che emergono dall’inconscio, formando una specie di storia con una trama.


7. Psicologia dei processi onirici

In quest’ultimo capitolo Freud affronta argomenti più tecnici cercando di inquadrare l’esperienza del sogno all’interno di un modello della mente che tenga conto della neurologia e della psicologia. Sostiene in effetti che il suo metodo di interpretazione dei sogni può essere molto utile a rivelare la struttura e il funzionamento della mente umana.

Freud precisa che quando parla di inconscio, preconscio e conscio, in realtà non sta parlando di tre diverse ‘località’ nella mente. Sebbene il suo linguaggio sembri suggerire che i pensieri si spostino da un luogo all’altro, esorta a non immaginare questi processi in termini spaziali, ma piuttosto come energie che fluiscono. Il suo scopo è ‘sostituire un modo topografico di presentare le cose con uno dinamico’ (7.7.1).

Freud passa a considerare la sua teoria e i suoi metodi alla luce della ricerca psicologica del suo tempo, in particolare in relazione alle idee relative all’inconscio.
Freud, a questo proposito osserva che: «L’inconscio è la vera realtà psichica; nella sua natura più intima ci è sconosciuto quanto la realtà del mondo esterno, ed è presentato in modo incompleto dai dati della coscienza come lo è il mondo esterno dalle comunicazioni dei nostri organi di senso» (7.7.4).

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Vedi anche:

Se vuoi comprare il libro:

Sigmund Freud, L’interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, 23 ottobre 2019

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