Cos’è il sonno, a cosa serve e perché dobbiamo dormire

Questo, come sai, è un sito dedicato all’interpretazione e significato dei sogni; ma non si può parlare di sogni senza parlare anche di sonno, perché il sonno fa da ‘premessa naturale’ al sognare; è infatti lo stato fisiologico in cui sogniamo di più. Iniziamo a capire meglio cos’è il sonno, partendo da alcune semplici domande (che però, come vedremo, non hanno una risposta altrettanto semplice: il sonno è ancora un mondo misterioso!).

la bella addormentata nel bosco, dipinto
La bella addormentata


SOMMARIO:

Cos’è il sonno? 

Quando vediamo una persona addormentata, solitamente capiamo che sta dormendo perché la vediamo con gli occhi chiusi (ma qui cominciano già le eccezioni: c’è infatti anche chi dorme con gli occhi aperti!), il respiro lento, il corpo disteso e rilassato; chi dorme pare insensibile agli stimoli sensoriali del mondo esterno, a meno che non siano abbastanza forti da risvegliarlo.
Apparentemente il suo stato potrebbe sembrare passivo, e sostanzialmente uniforme e omogeneo per tutta la durata del sonno. 

In effetti per secoli la scienza e la medicina hanno descritto il sonno come un fenomeno passivo, in cui il corpo, sopraffatto dalla stanchezza accumulata durante il giorno, non era più in grado di recepire gli stimoli e quindi di ‘tenere sveglio’ il cervello.


Questa visione è stata superata solo molto recentemente, quando a metà del secolo scorso si è potuta esaminare l’attività cerebrale con uno strumento moderno, l’elettroencefalogramma; allora si è scoperto che il sonno non è una condizione omogenea, ma che attraversa varie fasi durante la stessa notte, con un’attività cerebrale sempre presente ed evidente. Quindi nel sonno il nostro cervello continua a lavorare, anche se noi non ne siamo consapevoli. Tappa fondamentale dello studio del sonno e dei sogni è stata la scoperta del sonno REM, nel 1953, che ha dato un grande input alle successive ricerche.
Ma anche le moderne neuroscienze, pur disponendo di strumenti sempre più sofisticati, non sono ancora riuscite a comprendere fino in fondo tutti i misteri del sonno e dei sogni. Lo studio e la ricerca in questo affascinante campo continuano; nel frattempo, ciò che si è scoperto finora non è poco. ed è importante perché permette di curare molti disturbi del sonno che affliggono ogni anno sempre più persone.

A cosa serve dormire? 

Anche solo per esperienza diretta sappiamo che dormire ci serve per riposare sia la nostra mente sia il nostro corpo, per recuperare energie, per sentirci meno stanchi, per essere più vigili e attenti, ecc.
Ma la domanda può avere un senso ancora più profondo: perché è proprio necessario dormire? Perché non possiamo rimanere sempre svegli e continuare a dedicarci alle nostre attività? Perché tutti (animali compresi) ad un certo punto dobbiamo cedere al bisogno di sonno?
È una domanda a cui non è facile rispondere, e anche gli scienziati ci hanno messo un po’ a trovare una spiegazione soddisfacente, facendo esperimenti bizzarri e anche piuttosto estremi; a volte, per capire a cosa serva il sonno, hanno osservato cosa succede a persone o animali che sono rimasti per vari giorni senza dormire mai… e hanno capito che non è affatto salutare, né per il corpo, né per la mente. 

Da una prospettiva evolutiva, capiamo che il sonno deve veramente servire a qualcosa di importantissimo, perché tutti gli animali dormono, e se il sonno non fosse indispensabile, non sarebbe per niente opportuno rimanere in una condizione di vulnerabilità che sottrae anche tempo all’alimentazione e alla procreazione.

Noi esseri umani passiamo
un terzo della nostra vita dormendo;
nessun altra attività ci impegna così a lungo. 

Anche se il suo scopo fondamentale è tuttora misterioso, oggi sappiamo per certo che il sonno non può essere considerato un optional, né una perdita di tempo; non è neanche un semplice momento di riposo o recupero di energie; il sonno è qualcosa di complesso, che svolge non solo una, ma più funzioni biologiche, tutte indispensabili per la crescita e il mantenimento della salute e della vita.
Il sonno contribuisce alla salute celebrale, al consolidamento della memoria, al rafforzamento del sistema immunitario; Inoltre durante il sonno entrano in gioco anche importanti funzioni metaboliche e ormonali.

GLI EFFETTI DI UN BUON SONNO; perché dormire ci fa bene:

  • Abbassa la frequenza cardiaca e arteriosa, perché durante il sonno viene inibito il cortisolo, ormone dello stress.
  • Consolida la memoria: il cervello durante il sonno lavora per organizzare i nostri ricordi, elimina quelli non necessari e consolida la memoria di quelli importanti, permettendo l’apprendimento.
  • Nelle prime ore del sonno il cervello si ripulisce dai metaboliti, cioè dalle scorie prodotte dalle cellule cerebrali durante la loro attività della veglia;  entra infatti in funzione il sistema glinfatico, una sorta di “spazzino” che ripilusce il sistema nervoso dalle proteine dannose come la beta-amiloide, che se si accumulano possono contribuire all’insorgere di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
  • Aiuta a prendere decisioni: le zone anteriori del cervello (quelle più coinvolte nel ragionamento) si riposano, pemettendoci così di essere più lucidi durante la veglia.
  • Riduce il declino cognitivo.
  • Rinforza il sistema immunitario: dormendo ci si ammala meno e si guarisce prima dalle malattie.
  • Aiuta a mantenere il peso e l’appetito nella norma: infatti durante il sonno viene prodotto un ormone, la peptina, che aiuta a mantenere l’appetito (e quindi anche il peso) nella norma; al contrario, quando non dormiamo, viene prodotta la grelina, che ci fa sentire sempre affamati.
  • Durante il sonno viene prodotto l’ormone della crescita, che è utile non solo ai bambini perché devono crescere, ma a tutti, anche agli anziani, perché serve per tante altre cose, tra cui la sintesi proteica.

Perché non possiamo fare a meno di dormire

Date le importanti funzioni che svolge il sonno, non è possibile rinunciare a dormire; abbiamo bisogno di sonno esattamente come abbiamo bisogno di cibo, e non possiamo farne a meno. 

Il fabbisogno di sonno può variare molto da individuo ad individuo, a seconda dell’età; in genere un adulto ha bisogno di dormire 7 o 8 ore a notte; i neonati dormono molte più ore degli adulti, perché il sonno è importante per la loro crescita e sviluppo fisico e mentale.
Ci sono poi  altre differenze individuali che influiscono sugli orari di sonno; non è solo questione di abitudini, ma una tendenza dell’organismo, che dipende dal cronotipo a cui si appartiene (gufi o allodole); ci sono anche i brevi dormitori, che per natura hanno bisogno di poche ore di sonno, e i lunghi dormitori, che devono invece dormire di più per sentirsi riposati. Non è possibile scegliere queste variabili, sono determinate geneticamente. 

Noi a volte pretendiamo di ‘comandare al sonno’ di ‘andare via’ o ‘arrivare’ quando vogliamo noi, ma non possiamo controllarlo secondo la nostra volontà.
Il nostro organismo ha un ciclo sonno-veglia che risente dei ritmi circadiani e dipende dall’alternarsi del buio e della luce, ma anche da bioritmi interni e meccanismi omeostatici (ovvero più si è in debito di sonno, più si avvertirà bisogno di dormire).

L’epoca che stiamo vivendo è ricca di stimoli e spesso ci troviamo a sacrificare costantemente parecchie ore di sonno per dedicare più tempo ad altre attività (lavoro, passatempi, uscite con gli amici, tv…); anche se lì per lì ci sembra di non risentirne eccessivamente, accumulare questo debito di sonno è pericoloso.

Privarsi del sonno necessario al proprio benessere costituisce un danno alla propria salute e può, a lungo andare, dar luogo a vari disturbi, anche gravi (malattie neurodegenerative, disturbi cardiocircolatori, diabete, obesità, ecc). Inoltre si mette a rischio la propria incolumità e quella degli altri, perché chi dorme poco corre un rischio più elevato di fare incidenti in macchina e sul  lavoro. 

Cosa ci succede quando dormiamo?

Quando dormiamo avvengono vari cambiamenti nel nostro corpo; durante il sonno complessivamente la respirazione rallenta, diminuiscono la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, il dispendio energetico. 

Quando si scivola nel sonno, Il neurotrasmettitore eccitatorio acetilcolina diventa meno disponibile nel cervello. Il nostro cervello inizia a lavorare in un modo diverso rispetto alla veglia; alcune parti rallentano, mentre altre sono anche più attive. Il talamo svolge una funzione importante nella gestione del ciclo sonno veglia, ma le parti cerebrali che hanno una funzione importante nella regolazione del sonno sono davvero molte.

Il sonno attraversa varie fasi di diversa profondità; le fasi del sonno sono essenzialmente di due tipi: REM (con i movimenti oculari rapidi) e non REM (senza movimenti oculari rapidi). Un tempo si pensava che i sogni avvenissero solo in fase REM, ma in realtà noi sogniamo anche nelle altre fasi del sonno, anche se i sogni della fase REM sono di solito più vividi e più facili da ricordare al risveglio. 

Le fasi del sonno si alternano in modo ciclico; in una notte di 7 o 8 ore, abbiamo in media 4 o 5 cicli; ogni ciclo dura dai 70 ai 120 minuti. I primi cicli della notte hanno in prevalenza sonno non REM, mentre gli ultimi cicli hanno in prevalenza sonno REM.

In una notte abbiamo complessivamente una prevalenza di sonno non REM (75%) sul sonno REM (25%).

Durante il sonno è normale che si verifichino dei microrisvegli al termine di ciascun ciclo; sono così brevi (1-2 secondi) che nemmeno ce ne accorgiamo, o non ce li ricordiamo. In quei momenti, o quando il sonno è leggero, di solito ci si gira, si cambia posizione.
Invece quando siamo in fase REM non è possibile muoversi, perché siamo in uno stato di atonia muscolare innescata apposta dal nostro cervello per permetterci di ‘stare fermi’, come se fossimo paralizzati; è un meccanismo importante perché altrimenti, se non funzionasse, noi eseguiremmo veramente tutti i movimenti che stiamo facendo nei nostri sogni, e il nostro sonno sarebbe disturbato. Le uniche parti del corpo che non sono paralizzate sono gli occhi, che si muovono seguendo ciò che si sta vedendo nel sogno.
La fase REM viene anche chiamata ‘sonno paradossale’, perché alcune funzioni sono più vicine allo stato di veglia che al sonno; oltre a più attività cerebrale, aumentano anche la pressione, il battito cardiaco e la respirazione. 

A volte il sonno può essere disturbato

A volte nel sonno può capitare di russare; ciò dipende nella maggior parte dei casi da problemi respiratori; poi nel sonno alcune persone manifestano dei comportamenti particolari, come ad esempio il sonnambulismo, il sonniloquio, ecc; per tutto questo c’è una spiegazione a cui si è giunti studiano il sonno; oggi esiste un ramo della medicina dedicato proprio al sonno e ai suoi disturbi, che si chiama ‘medicina del sonno’. Attualmente esistono un centinaio di disturbi del sonno, raggruppabili in 6 grandi gruppi: 

Conoscere meglio questi disturbi è senz’altro importante e utile a tutti, anche perché sono in aumento.

Questa piccola panoramica ha toccato varie questioni inerenti il sonno, giusto per dare un’idea di quanto sia complesso ed esteso questo argomento. Il sonno è come se fosse un’altra vita che viviamo in modo inconsapevole, un territorio misterioso da esplorare, su cui ancora c’è tanto da scoprire.


FONTI E APPROFONDIMENTI:

https://www.sleepfoundation.org/how-sleep-works

https://www.sleepfoundation.org/how-sleep-works/what-happens-when-you-sleep

IMG: Edward Burne-Jones

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